Agevolazioni fiscali per studenti fuori sede
Nov
08

Studenti universitari: qual è l’agevolazione fiscale per le famiglie

Frequentare l’università, soprattutto se in città molto lontane da quella di residenza, è sicuramente un costo importante per le famiglie.

L’affitto della stanza o della casa nella città universitaria, impatta in modo significativo sulle spese delle famiglie, anche tenuto conto che i canoni delle case per studenti sono ancora in aumento (+4% nel 2017 secondo i dati pubblicati da Il Sole 24 Ore aventi come fonte il centro studi di Immobiliare . it).

Molte persone, inoltre, ancora non sanno che stipulare un contratto di locazione per gli studenti universitari regolarmente registrato consente alle loro famiglie di godere di un’agevolazione fiscale.

Qual è questa agevolazione fiscale per le famiglie degli universitari fuori sede?

L’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (TUIR), prevede una detrazione Irpef del 19% per le spese relative ai canoni di locazione, sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una Università situata in un comune diverso da quello di residenza.

Quali sono le condizioni per poter usufruire di questa detrazione?

  1. Ubicazione dell’Università ad almeno 100 km dal Comune di residenza dello studente.
  2. Ubicazione dell’Università in una provincia diversa da quella di residenza dello studente.
  3. Gli immobili affittati devono essere nel Comune sede dell’Università o in un Comune limitrofo.
  4. Il contratto di locazione deve essere intestato allo studente o al soggetto di cui lo studente è a carico.

Per quali contratti può essere ottenuta l’agevolazione fiscale?

Il TUIR  non circoscrive la possibilità di usufruire della detrazione solo a chi stipula un contratto “per studenti universitari” ma cita genericamente i contratti stipulati ai sensi della Legge 431/1998, quindi è possibile inserire le spese per l’affitto fuori sede a prescindere dal contratto utilizzato.

È stata aggiunta, inoltre, anche la possibilità di chiedere la detrazione nel caso lo studente soggiorni in collegi universitari legalmente riconosciuti, alloggi assegnati attraverso le Aziende per il Diritto allo Studio.

Sono previsti, tuttavia, anche dei limiti alla detraibilità dei canoni.

Vediamo quali.

  1. Anche se sembra superfluo dirlo e ribadirlo, per poter usufruire dell’agevolazione fiscale del 19%, il contratto di locazione deve essere regolarmente registrato.
    Lo ribadiamo sempre, perché ancora parliamo con proprietari di casa che non vogliono registrare i contratti. Queste situazioni, oltre a non essere regolari, privano le famiglie degli studenti della possibilità di recuperare parte dei soldi spesi per l’istruzione dei propri figli.
  2. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione del 19% è di 2633,00 Euro. Questo significa che il risparmio fiscale massimo che si può ottenere è pari a 500,00 Euro.
  3. Se ci sono due figli iscritti all’università ed entrambi “fuori sede”, l’importo di spesa resta in ogni caso 2633,00 Euro.
  4. Non è possibile chiedere la detrazione in caso di contratto di sublocazione.
  5. Si deve trattare di un corso di laurea, quindi la detrazione non vale in caso di corsi professionali post scolastici. Sono, tuttavia, paragonati ai corsi di laurea anche i corsi presso i Conservatori di Musica.

Abbiamo visto quindi quanto si può risparmiare e in quali casi. Ma materialmente, chi può richiedere la detrazione?

  • Lo studente universitario o il soggetto cui è fiscalmente a carico.
  • Ambedue i genitori se lo studente è a carico di entrambi. In questo caso, il limite della detrazione va suddiviso fra loro in base a quanto effettivamente l’uno e l’altro hanno speso.

Questa è la normativa generale; per i casi specifici e particolari, invece, vi consigliamo, come sempre, di rivolgervi al vostro commercialista che saprà indirizzarvi.

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