Facciata di palazzo da ristrutturare con il bonus facciate
Gen
15

Il bonus facciate, la novità del 2020

La Legge di Bilancio 2020 (L. 16/2019) ha introdotto il nuovo bonus facciate e ha confermato quelli già previsti negli anni scorsi.

Vediamo cos’è e come funziona il bonus facciate.

Il bonus facciate prevede la detrazione del 90% delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero delle facciate dei palazzi dei centri storici (definiti zona A) e delle zone totalmente o parzialmente edificate (definite zona B).
Si tratta di tutti gli interventi di recupero delle facciate, anche tinteggiature, ripuliture e intonacature o lavori sui balconi e ornamenti.
Nel caso in cui gli interventi interessino il 10% della superficie dell’intero edificio, sarà obbligatorio rispettare le norme sull’efficienza energetica. Il bonus facciate, sarà tuttavia cumulabile all’ecobonus.

Non sono previsti limiti di spesa o reddito, come per altre detrazioni.
Bisogna, inoltre, ricordare che il bonus riguarda solo ed esclusivamente le spese documentate affrontate nel 2019 e nel 2020.

Potranno usufruire del bonus sia i condomìni che i proprietari di singole abitazioni indipendenti (villette) anche se il proprietario deciderà di non cambiare il colore della facciata. Questo in precedenza era un fatto obbligato per ottenere la detrazione, perché solo così la tinteggiatura sarebbe rientrata nell’ambito di una manutenzione straordinaria.

Tinteggiature, ripuliture, intonacature, lavori su balconi e ornamenti: tutti questi lavori saranno detraibili grazie al bonus facciate

Il bonus facciate è cumulabile alle altre detrazioni esistenti, quindi all’ecobonus (come abbiamo già detto) e al bonus ristrutturazioni.
Potrà essere richiesto, ma nella misura del 50%, anche dai titolari di redditi di impresa e di lavoro autonomo, come gli alberghi e le società che abbiano edifici ad uso strumentale.

In quali casi non si potrà chiedere la detrazione prevista dal bonus facciate?

1. Nel caso in cui si tratti di edifici posti in aree non densamente abitate.
2. Nel caso di interventi sugli impianti elettrici esterni, condutture pluviali e cavi tv.

Come si potrà beneficiare del bonus facciate?

In attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia dell’Entrate, per poter ottenere il bonus, occorre che le spese detraibili siano state pagate con bonifico da cui deve risultate la causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.

Una misura fortemente voluta dal Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo

Bisognerà indicare all’interno della dichiarazione dei redditi, i dati catastali dell’immobile sui cui è stato effettuato l’intervento. Se i lavori non sono stati effettuai dal proprietario, ma da un soggetto che detiene l’immobile a titolo diverso, questi dovrà indicare gli estremi della registrazione dell’atto che costituisce tale titolo.
Sarà necessario, inoltre, avere a disposizione tutta la documentazione amministrativa riguardante le autorizzazioni per i lavori da realizzare, che potrebbe essere richiesta dagli uffici competenti.

La ratio di questa norma, fortemente voluta dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, è essenzialmente quella di dare un impulso alla tutela dei centri storici attraverso il rilancio degli investimenti volti al restauro e al recupero delle facciate.
Anche la durata di un anno servirà per verificare effettivamente l’impatto sul bilancio dello Stato e se i presupposti alla base della norma sono fondati.

È stato utile questo articolo? Se sì, condividilo!