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Il Decreto “Cura Italia” il sostegno all’immobiliare

Con il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo del 2020, il Governo ha inteso promulgare una serie di provvedimenti per far fronte alla grave emergenza sanitaria di questi giorni.
Si tratta di provvedimenti economici a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale, del personale sanitario, delle imprese, dei commercianti, dei lavoratori autonomi, dei liberi professionisti, dei dipendenti, delle PMI.

Un provvedimento che si è reso necessario quanto necessaria è stata la quarantena che ha imposto un deciso fermo alle attività produttive del nostro Paese.

Quali sono le norme che riguardano il nostro settore?

Il Decreto “Cura Italia” e le norme a sostegno delle locazioni e delle compravendite

Per quanto riguarda la locazione, al momento c’è una norma che è al sostegno degli esercenti attività di impresa. L’articolo 65 prevede, infatti, un credito di imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione di marzo 2020 per gli immobili accatastati C/1.
Tale misura è destinata solo agli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. 
Il credito di imposta spetta solo a chi è rimasto completamente chiuso a causa delle ordinanze dei decreti che si sono succeduti in questi giorni.

Per quanto riguarda la compravendita, l’art. 54 del Decreto, prevede che nei prossimi 9 mesi, l’accesso al Fondo di Solidarietà per i mutui prima casa sia possibile anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti. Costoro devono però autocertificare di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo del fatturato superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre del 2019. E questo a causa della chiusura o delle restrizioni  alla propria attività per il corona virus.

Al momento gli articoli 54 e 65 sono gli unici che interessano il settore immobiliare inteso in senso ampio e di certo non rispondono alle domande che già da qualche giorno i nostri clienti ci pongono.

Non andiamo ad approfondire gli altri articoli del Decreto “Cura Italia”, perché non riguardano il nostro lavoro e perché ci sono sicuramente fonti più autorevoli per spiegarli.
Quello che faremo sarà, in un prossimo articolo, provare a capire gli scenari che ci aspettano durante e dopo l’emergenza covid-19.

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