Category: Mondo Immobiliare (91)

2 luglio scadenza per la cedolare secca

Se possiedi una casa affittata e hai optato per la cedolare secca, non dimenticare che il 2 luglio cade la scadenza per effettuare i pagamenti relativi alla cedolare secca.
Parliamo degli importi relativi al saldo per il 2017 e all’acconto per il 2018.
La stessa scadenza è prevista per il versamento dell’Irpef attraverso il modello di pagamento F24 predisposto dall’Agenzia dell’Entrate.

scadenza del saldo e acconto della cedolare secca

Quanto si paga?

Le aliquote della cedolare secca per i redditi da locazione sono queste:

  1. per i contratti liberi 4+4, 21% del canone di locazione annuo.
  2. per i contratti a canone concordato, 10% fino alla fine del 2019, poi ritornerà al 15%

Quali codici tributo vanno utilizzati per il pagamento?

  • 1840: cedolare secca locazioni – acconto prima rata
  • 1841: cedolare secca locazioni – acconto seconda rata o unica soluzione
  • 1842: cedolare secca locazioni – saldo

Ricordiamo che la cedolare secca sostituisce le imposte di registro e le imposte di bollo, sia quelle che devono essere versate al momento della registrazione, sia quelle per le annualità successive, le proroghe e le risoluzioni anticipate.
Si può optare per la cedolare secca in ogni momento della vita del contratto e l’opzione vale fino alla scadenza o proroga. In caso di proroga, l’opzione va esercitata nuovamente.
Dal punto di vista soggettivo, la cedolare può essere scelta solo da locatori persone fisiche e solo per conduttori persone fisiche. Restano quindi ancora esclusi dalla legge i contratti ad uso foresteria.

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Mutui-Prima-Casa-Garantiti-dallo-Stato

Chi sta cercando di acquistare casa probabilmente avrà sentito parlare del Fondo di Garanzia per i mutui prima casa. Cerchiamo di capire cos’è, chi ne ha diritto e come funziona.

Il Fondo di garanzia per i mutui prima casa: lo Stato si fa garante del cittadino

Fondo di garanzia per  i mutui prima casa. Innanzitutto, di cosa si tratta?

Si tratta di un fondo istituito nel  2014 per poter offrire garanzie ad una serie di categorie, per poter accedere all’acquisto della prima casa attraverso un mutuo. La finalità della sua istituzione, infatti, è nella possibilità di offrire le garanzie usualmente richieste dalle banche, a chi non le possiede.

Chi non ha garanzie economiche rilevanti o la possibilità di chiedere una fideiussione, può chiedere l’intervento del fondo sul 50% della quota capitale del mutuo ipotecario di importo massimo di  250.00,00 Euro.
Si può far ricorso al fondo ma solo per i mutui per acquistare:
– immobili adibiti ad abitazioni principale
– immobili non di lusso (per cui non accatastati A1, A8 o A9)
– prima casa con ristrutturazioni volte all’efficientamento energetico.

I soggetti finanziatori (banche o altro intermediario finanziario che abbia aderito all’iniziativa), così, si impegnano a non chiedere ulteriori garanzie oltre all’ipoteca sull’immobile

Chi ha diritto ad accedere al fondo di garanzia?

Il fondo è stato creato prevalentemente per aiutare i giovani e le famiglie in difficoltà. Per questo motivo hanno diritto a chiederne l’intervento:
– giovani coppie (sposate o conviventi da almeno due anni), con uno dei componenti di età inferiore ai 35 anni
– single con figli minori
– giovani con meno di 35 anni con un lavoro atipico
– conduttori di alloggi popolari

Non sono previsti limiti di reddito per i mutuatari.

Chi può presentare domanda

Chi ha diritto, può presentare la domanda direttamente alla banca o all’intermediario finanziario presenti nell’elenco dell’ABI.

Grazie a questo Fondo di garanzia, lo Stato si fa quindi garante del cittadino. Secondo i dati dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) fino al  31 marzo  2018 sono stati finanziati più di 40.000 mutui ipotecari, per un valore di oltre 4,5 miliardi di euro.

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Casali, ruderi e case di campagna, nicchia di mercato

La casa in campagna, un luogo ameno dove fuggire nei fine settimana e dove trovare un po’ di tranquillità lontano dal caos cittadino, è il sogno di molte persone.  Proprio per questo motivo, quella dei casali, dei ruderi, delle case rustiche è una nicchia di mercato ricca di potenzialità. E non solo in Toscana o Umbria dove, nel nostro immaginario, sono presenti meravigliosi casali e cascine circondate da vigneti, ma in tutte le regioni italiane, ovunque con le proprie caratteristiche.

Case di campagna, rustici e casali, una nicchia di mercato ricca di potenzialità

Sicuramente si tratta di un mercato che si è rivolto molto agli stranieri innamorati del Bel Paese, e quindi prospero proprio nelle regioni in cui il turismo straniero è più sviluppato. Parliamo di Toscana, Umbria, Piemonte, Marche, Emilia Romagna e Puglia. Nonostante questo, tuttavia, la tipologia dei casali e dei rustici, è diffusa in tutta Italia e se siete in cerca di una seconda casa in campagna, se ne possono trovare di interessanti magari anche vicino alle vostre città.

Anche in Campania, ci sono casali e rustici in contesti che non hanno nulla da invidiare ai paesaggi del Centro Italia. Con la crisi immobiliare, inoltre, anche questa tipologia di immobili ha subito una flessione nei prezzi di vendita, per cui questo è il momento per cercare di fare un affare.
Se siete in cerca di un rustico in campagna, o in zone comunque rurali, stanno arrivando sul mercato a prezzi accessibili. Questo è ancora più vero se ci si rivolge al segmento degli immobili da ristrutturare, a quelli che in genere vengono definiti ruderi.

Quali sono i vantaggi della scelta di un rudere?

Innanzitutto, c’è la possibilità di avere una costruzione tipica, magari antica, con la libertà però di creare internamente spazi e confort moderni.
Al costo al momento dell’acquisto, vanno  però aggiunti i costi di ristrutturazione. Trattandosi quasi sempre di una seconda casa, tuttavia, questi possono essere dilazionati nel tempo, o ridotti scegliendo di svolgere i lavori in economia.

Casalie rustici in provincia di Caserta

Tipici rustici da ristrutturare

Una scelta molto in voga, ma non per tutti

Certamente non stiamo parlando di immobili adatti a tutti i gusti e quindi, prima di avvicinarsi all’acquisto di una casa in campagna, consigliamo di tenere conto di questi aspetti.

  • La scelta della zona. Pensate bene se preferite una casa circondata da terreni o una casa all’interno di un paesino di campagna. La vivibilità del tempo che trascorrerete nella vostra nuova casa dipenderà da questo
  • Lo stato. Se non siete amanti del fai da te, o se non ve la sentite di affrontare una ristrutturazione, scegliete una casa già finita, magari solo da personalizzare un po’. Se invece vi piacciono le sfide e le ricostruzioni, potete volgere il vostro sguardo anche ai ruderi.
  • La distanza. Se scegliete una casa di campagna bellissima, ma molto lontana dal vostro luogo di residenza rischiate di non sfruttarla in pieno. Come è capitato a tanti milanesi che hanno comprato le case in Toscana.

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Nuda-proprietà-a-chi-conviene

Cercando fra gli annunci immobiliari sicuramente avrai trovato qualche annuncio di vendita di nuda proprietà di un immobile.
Di che cosa si tratta e, soprattutto, è un acquisto conveniente?

In diritto, la nuda proprietà è un tipo di proprietà privata, senza il diritto di godimento del bene a cui si riferisce.  In genere si ha in relazione a beni immobili di cui si acquisisce, appunto, la proprietà e non l’usufrutto.

Da sempre, quindi la nuda proprietà è considerata una forma di investimento immobiliare soprattutto da chi non ha esigenze abitative, né di creazione di reddito.
Questo perché, quando si acquista una nuda proprietà, l’immobile resta a disposizione dell’usufruttuario che può disporne liberamente (abitarlo o darlo in locazione nelle diverse forme previste dalla legge).

Cerchiamo quindi di rispondere ad alcune delle domande più comuni sulla nuda proprietà.

La nuda proprietà: chi compra e chi vende?

Per chi ha del capitale da investire, la nuda proprietà consente di acquistare a prezzi più bassi di quelli presenti sul mercato per un’abitazione libera. Più bassa è l’età dell’usufruttario e tanto più basso sarà il costo dell’immobile, dato che si va a calcolare il tempo in cui la casa resterà presumibilmente occupata. È chiaro che con il trascorrere del tempo, il suo valore aumenterà all’aumentare dell’età dell’usufruttuario.
Per chi invece intendere vendere la nuda proprietà, il vantaggio sta nello smobilizzare dei capitali, senza dover abbandonare la propria casa, conservando il diritto di abitarla per tutta la vita grazie all’usufrutto.
Proprio per questo motivo, la nuda proprietà è una soluzione scelta da persone per lo più sole o che abbiano il timore di non aver denaro sufficiente per una vita decorosa.

Come si calcola il prezzo di vendita?

Il prezzo si calcola sulla base di coefficienti stabiliti dal Mnistero dell’Economia basati sulle aspettative di vita in Italia. In ogni caso, alla fine, il prezzo lo stabilisce il venditore: quella dei coefficienti è solo un base per il calcolo.

Quali tasse si pagano?

Chi compra, paga le usuali imposte sull’acquisto di un immobile e può, naturalmente usufruire dei benefici di acquisto “prima casa”.
Per quello che riguarda IMU, IRPEF, TARI, spese condominiali e simili, queste spettano all’usufruttuario che gode del bene.

A chi spettano le spese di manutenzione?

Quelle ordinarie all’usufruttuario, quelle straordinarie al nudo proprietario.

Alla fine la domanda che resta è: è un investimento conveniente sia per chi compra che per chi vende?

Per chi compra:
1. l’immobile viene pagato ad un prezzo più basso
2. le imposte dirette sono a carico dell’usufruttuario
3. non può disporre del bene fino alla morte dell’usufruttario
4. può rivendere la nuda proprietà ad un prezzo magari maggiore in quanto l’età dell’usufruttuario è aumentata
5. su di lui gravano le spese di straordinaria manutenzione.

Per chi vende:
1. potrà abitare la propria casa senza paura di poterne essere allontanato
2. potrà disporre come preferisce del bene (anche locandolo)
3. l’usufrutto non potrà essere lasciato in eredità, perché termina con la morte dell’usufruttuario

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