Category: Mondo Immobiliare (91)

Come già anticipato in precedenti articoli, la Legge di Bilancio 2020 ha confermato i bonus fiscali introdotti negli scorsi anni.
La finalità di queste misure è chiaramente volta:
– alla ripresa economica di determinati settori
– all’ammodernamento strutturale degli edifici
– all’efficientamento energetico degli edifici
– ad iniziare la svolta green di cui tanto si parla.

Abbiamo già parlato del nuovo bonus facciate, oggi vediamo gli altri

I bonus fiscali del 2020: tutti quelli relativi all’immobiliare

Ecobonus
L’ecobonus è un’agevolazione fiscale per coloro che vogliano effettuare dei lavori di riqualificazione energetica nelle proprie abitazioni, sui propri edifici condominiali o alti immobili. Funziona con il meccanismo della detrazione dall’Irpef o dall’Ires (se si è una società).

Fino al 31 dicembre 2020 si potranno detrarre dal 50% al 65% degli investimenti effettuati per lavori su singoli edifici (la percentuale varia a seconda della tipologia di intervento). Per i condomini la detraibilità arriverà fino all’85% nel caso di lavori volti a passare ad una classe di rischio sismico inferiore di due o più classi.

Lo sconto in fattura (previsto dal Decreto Crescita del 2019 – Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019), invece, è stato limitato ai lavori in condominio che abbiano importi superiori ai 200.000 euro. Si annulla così la possibilità per il privato di cedere il proprio bonus alle ditte fornitrici, invece di attendere l’applicazione della detrazione nei dieci anni successivi.

Bonus fiscali per privati, società e condomìni

Bonus ristrutturazioni
Proroga anche per il bonus ristrutturazioni, che consente di usufruire di una detrazione Irpef del 50% con un limite di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Si parla di lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e ristrutturazione edilizia. Per i lavori condominiali è ammessa anche la manutenzione ordinaria.

Bonus Verde
Presente nel cosiddetto Decreto Milleproroghe (la cui approvazione definitiva è prevista a breve), il bonus verde, contempla una detrazione del 36% sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione e cura del verde privato degli edifici già esistenti.
Anche per questo bonus varrà il meccanismo della detrazione degli importi spesi. Si potranno detrarre spese fino ad un massimo di 5000 euro per ogni unità abitativa, comprensivi delle spese di progettazione, in dieci quote annuali di pari importo. L’importo massimo detraibile, dunque, può arrivare al massimo a 1800 euro ad immobile.

Anche i condomìni possono usufruire del bonus per gli interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici. Il singolo condomino ha diritto alla detrazione nel limite della quota a lui imputabile, purché la abbia effettivamente versata entro i termini della dichiarazione dei redditi e pagata con strumenti tracciabili.

Ecobonus, bonus ristrutturazioni, sisma bonus, bonus verde, bonus mobili vale il meccanismo della detrazione degli importi spesi

Sisma bonus
Chi vorrà adottare misure antisismiche per i propri edifici, potrà detrarre una parte degli importi pagati dall’Irpef. La detrazione è del 50% su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e si ripartisce in cinque quote annuali uguali.
Qualora attraverso l’intervento si riuscisse ad abbassare il rischio sismico di due o più classi, la detrazione potrebbe arrivare anche all’ 80% o all’ 85%.

Bonus mobili
Anche per il 2020 è stata prorogata la possibilità di una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A e A+, volti ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

L’importo massimo previsto è di 10.000 euro. In questo importo possono essere comprese le spese di trasporto e montaggio e il pagamento deve essere stato effettuato con uno strumento tracciabile.

Come sempre, vi esortiamo a confrontarvi con il vostro commercialista per capire se avete diritto a questi bonus fiscali, se sono cumulabili e in che misura, come usufruirne e richiederli.

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Resto al Sud”: mai nome fu più adatto per definire l’incentivo economico previsto dal Decreto Ministeriale n. 174 del 9 novembre 2019, per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle Regioni del Sud Italia.
Il nome è adatto, perché quella di non restare al Sud, spesso è una scelta obbligata, perché, lo sappiamo, le opportunità non sono le stesse in ogni Regione del nostro Paese.

E che si sia trattato di una scelta interessante e anche lungimirante, lo dimostrano i numeri del progetto.

Come riportato dallo stesso sito di Invitalia, al 14 gennaio 2020 sono state presentate 10.742 domande di cui 4.279 sono state approvate. I fondi disponibili ammontano a 1.250 milioni di Euro
Sempre sul sito di Invitalia si parla di progetti finanziati per ben 284 milioni di euro, agevolazioni per 134 milioni e ben 16.000 occupati.

I dati per la provincia di Caserta sono molto interessanti. In un convegno promosso da Confindustria Caserta, il responsabile della Service Unit di “Resto al Sud” di Invitalia, il dott. Gian Marco Verachi ha presentato i numeri riguardanti la nostra Provincia.
Si parla di  ben 396 progetti approvati, per 30 milioni di Euro di investimenti e 1700 posti di lavoro previsti.

I numeri sono importanti, come del resto è importante la possibilità che lo Stato cerca di dare a chi ha voglia e competenze, anche se non i mezzi per realizzare quanto desiderato.
Il sito ufficiale, a cui rimandiamo, è molto esaustivo.

Resto al Sud: le spese di locazione sono finanziabili

Il motivo per cui parliamo di “Resto al Sud” non è certo quello di voler spiegare requisiti e possibilità ( ci sono gli esperti preparati a farlo), ma perché la presenza di questi incentivi cammina fianco a fianco con la nostra attività.

È inutile nascondersi dietro un dito. Anche nella nostra città il mercato dei locali commerciali, degli uffici, dei capannoni, risente fortemente della fuga di parte della popolazione che si trasferisce per motivi lavorativi. Sia che fuori Regione un lavoro ci sia già (una industria, una grande società, un Ente pubblico dopo aver vinto un concorso), sia che questo lavoro si voglia crearlo in un luogo più accogliente.

Gli ultimi appuntamenti di un certo spessore per affittare locali commerciali, avevano tutti un requisito in comune. Si trattava di giovani concittadini che avevano deciso di mettersi in gioco e provare a restare al sud.

L’articolo 6 comma 1 lettera d del Decreto Ministeriale 174/2017, infatti, prevede che rientrino nelle spese finanziabili “spese di utenze e canoni di locazione per immobili”.
Per questo motivo, stiamo approfondendo il funzionamento e le procedure di questi finanziamenti, per preparare al meglio i locatori ad accettare proposte locative che prevedano l’attesa per l’arrivo di tali fondi.

Se stai pensando di richiedere i fondi di Invitalia o il tuo è fra i progetti finanziabili, e sei alla ricerca del locale commerciale adatto alla tua nuova attività, guarda gli immobili commerciali a disposizione sul nostro sito e contattaci per poterli visionare.

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La Legge di Bilancio 2020 (Legge n.160/2019) con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 30/12/2019 è stata promulgata ed è entrata in vigore il 1° Gennaio 2020.

Alcune conferme e alcune novità anche per quanto riguarda il settore immobiliare. Ma procediamo con ordine e vediamo le novità più rilevanti.

Cedolare secca
Una notizia positiva e una negativa in merito alla tassazione dei canoni di locazione.
Resta confermata l’aliquota del 10% in caso di contratti di locazione a canone concordato. Nessuna proroga, invece, per il regime forfettario in caso di locazione di locali commerciali. In mancanza della possibilità di optare per la cedolare secca al 21%, i proprietari torneranno al regime fiscale dell’Irpef.

Detrazioni per la casa
Nella Legge di Bilancio vengono confermati l’ecobonus, il sismabonus, bonus verde, bonus mobili e il bonus per le ristrutturazioni. Viene introdotto il nuovo bonus facciate. Si tratta di una detrazione del 90% di quanto speso per gli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici situati nei centri storici o zone totalmente o parzialmente edificate.

Legge di Bilancio: gli interventi rilevanti per il settore immobiliare

Plusvalenza
Nel caso di vendita di un immobile prima che siano trascorsi cinque anni dal suo acquisto, aumenta l’imposta sostitutiva applicabile alle plusvalenze, passando dal 20% al 26%.

Monitoraggio della sicurezza degli immobili
È stato istituito un credito di imposta per gli anni 2020 e 2021 per le spese documentate relative all’acquisto e alla predisposizione dei sistemi di monitoraggio della sicurezza degli immobili. Le modalità attuative del credito saranno stabilite con un Decreto del Ministro dell’Economia entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.

IMU 1.
Si conferma la deducibilità del 50% dell’IMU dal reddito di impresa o da lavoro autonomo, per gli immobili strumentali.

IMU 2.
È stata cancellata la TASI, accorpandola nuovamente all’IMU, che sarà l’unica sulla casa. L’aliquota di base, aumentata di un punto, sarà pari allo 8,6‰ che i Comuni possono aumentare di due punti o diminuire fino allo 0.

Obbligo di tracciabilità
Vengono mantenute le detrazioni del 19% per i canoni di affitto pagati dagli studenti fuori sede, ma solo se il pagamento avviene tramite pagamenti tracciabili (ad esempio il bonifico).
Vale lo stesso discorso per la detrazione degli interessi passivi del muto e quella del 19% sui mutui per la costruzione dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale.

Avremo tempo e modo nei prossimi giorni di approfondire i punti che necessitano di chiarimenti e, soprattutto, di vedere gli effetti di questa manovra sull’economia del nostro Paese.

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Tranquil dawn, alba tranquilla

Pantone non è l’unico, con i suoi esperti, a studiare i trend del colore nel design. Esistono anche altre società  specializzate in design dedicato alle case.
Non si parla quindi di colori che a 360° vedremo necessariamente riproposti su abbigliamento, make up e accessori di ogni tipo, ma solo di colori studiati singolarmente e nei loro accostamenti (palettes) per le abitazioni.

Siamo ancora indecisi come utilizzare nelle nostre case il Living coral e già possiamo scegliere una nuova tonalità per il 2020!

Il Global Aesthetic Centre di AzkoNobel, infatti, ha già lanciato quello che sarà il colore dell’anno per gli interni del 2020. Parliamo del Tranquil Dawn, letteralmente “alba tranquilla”.

Non solo Pantone per i colori

Per iniziare il nuovo decennio gli esperti propongono una rilassante tonalità ispirata al cielo mattutino. Un colore necessario per ricaricare le energie e per portare benessere e positività all’interno delle nostre case.

È un colore adatto alle pareti di tutte le stanze (camera da letto, cucina, bagno, salotto), ed è facilmente abbinabile ad altri colori e tonalità.

Palette di colori per Tranquil Dawn

Tranquil Dawn palette colori

 

Con la sua eleganza, può essere adatto anche alle case da mettere in affitto e in vendita, quando si è in fase di allestimento, proprio per il suo essere delicato e quasi neutro.Può quindi essere un ottimo alleato per i lavori di home staging.

Per vedere tutte le palettes dedicate a Tranquil Dawn, vi consiglio una visita sul blog di arredamento che seguo quando mi voglio perdere nelle tendenze scandinave e armoniose e da cui ho preso le foto dell’articolo: La tazzina blu

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